Lavoro, impegno, volontà, caparbietà, amarezze, costi ma alla fine ecco noi 14 temerari scrittori emergenti del gruppo “Inizio a scrivere” con la soddisfazione di vedere i nostri libri sugli scaffali del padiglione 3 stand N23 del Salone Internazionale del libro che domani aprirà i battenti a Torino. A tutti i colleghi di cordata: Lidia Simonetti, J.C. Casalini, Stefano Moretto, Lorena Demurtas, Sabina Moretti, Natalia Foffi, Laura Rizzoglio, Marina Angelini, Dario Ruggeri, Enrico Finazzer, Antonio De Gennaro, Alessia Oliveri, Angela Gallo, un grande Grazie, un abbraccio virtuale ed un poderoso “in bocca al lupo”. Aspettiamo tanti visitatori: lettori, blogger, editori, specialisti del settore editoria, curiosi, disposti a scambiare qualche opinione guardandoci negli occhi. Venite a trovarci!
Il gruppo letterario “Inizio a scrivere”, di cui faccio parte, presenterà quest’anno al Salone di Torino due miei libri autopubblicati sulla piattaforma Youcanprint : “Giuditta, una ragazza casual”, romanzo fantasy, e “Fiabelle” raccolta illustrata di fiabe per bambini.
Il nostro stand si trova al Padiglione 3 stand N23. L’importante evento avrà la durata di cinque giorni dal 19 al 23 maggio 22.
Per il mese di aprile vi propongo una poesia di Emily Dickinson:
La PACE
Molte volte pensai che la Pace fosse arrivata | quando la Pace era tanto lontana – | come i Naufraghi – che credono di avvistare la Terra – | al Centro del Mare – || e lottano stremati – solo per scoprire | tanto disperatamente come me – | quanto illusorie le Rive – | o un qualsiasi Porto siano. — Emily Dickinson
Inizio Il mese con una citazione che ci deve fare riflettere:
“La Pace non è solo assenza di guerra!”
Ognuno di noi è chiamato a fare la sua parte affinchè, intanto, cessino le attività belliche. Poi bisognerà adoperarsi per costruire la vera Pace. La gente non merita l’angoscia, le tribolazioni, le ferite ed i morti di una guerra, di un’attività distruttiva voluta da suoi simili. Stiamo ancora soffrendo per la pandemia del Covid, per colpa di un virus, nemico invisibile, che stiamo combattendo con i vaccini, ed ecco imbatterci in azioni umane sbagliate, fallimentari, nate da disegni anacronistici di potenza, da vecchi ideali dei secoli scorsi, oggi di nessun valore.
Per favore Signori Russi fermatevi, prima che la situazione peggiori! Noi vorremmo avervi come amici al nostro fianco e non come persone ostili sul fronte opposto. Noi non vogliamo nemici!
Marco mi ha preso alla sprovvista. Il mio quarto nipotino, nato stamattina in anticipo di qualche giorno sul previsto, mi ha fatto la gradita sorpresa e, all’ora del caffè, mi è giunta la notizia del suo arrivo. La mia reazione è stata euforica come quella per la nascita degli altri nipoti ma, questa volta, più composta. Colpa dell’età che avanza e che mi ha assuefatto a questi avvenimenti, pur, senza dubbio, assai importanti e di notevole valore.
Ritengo infatti che la vita è molto bella perché è viva e dà vita. La vita è essenziale! Tutto il resto, immagine di mondanità, potere, successo, ricchezza, senso di appartenenza, assume un valore secondario.
Per questo ammiro moltissimo l’immagine del seminatore. Egli svolge uno dei lavori più belli del mondo. Quando è il momento giusto il seminatore, che ha già preparato il terreno, procede alla semina. La sua intenzione è quella di avviare un processo di trasformazione. Nel momento in cui interra il seme inizia a sognare. Affida a quel piccolo essere un grande destino. Dopo poco tempo si saprà se il seme avrà attecchito e messo radici oppure no. Se la risposta sarà affermativa comincerà il viaggio, il progetto prenderà corpo, si svilupperà, sino alla fine quando quel piccolo seme avrà generato una pianta capace di dare frutto abbondante.
Il coltivatore progetta, lavora, sogna e realizza. Non può desiderare di meglio.
Ed ancora un’altra considerazione. La nostra esistenza è simile ad una meteora: nasce da un angolo del cielo, percorre un arco di grandezza variabile a lucentezza prima crescente, poi decrescente, sino a cessare del tutto all’angolo opposto della volta celeste. Chi la osserva può nutrire tanti sentimenti: indifferenza, ammirazione, amore, odio, invidia, ma dopo che è passata ben pochi che l’hanno vista la ricorderanno.
La vita è una meteora! Se non facciamo qualcosa per essere ricordati, per continuare a vivere nella memoria di chi resta, siamo destinati velocemente all’oblio.