Per il mese di luglio vi propongo questa poesia di Neruda, che esprime un senso pieno di felicità, nonostante tutto quello che oggi accade. Vuole esorcizzare la malasorte, le brutture della guerra, le difficoltà sanitarie, la povertà crescente, la scarsa attenzione, quasi indifferenza, ai problemi climatici, le menzogne e la malafede. E’ una voglia di speranza!
Ode al giorno felice (di Pablo Neruda)
“Questa volta lasciate che sia felice, non è successo nulla a nessuno, non sono da nessuna parte, succede solo che sono felice fino all’ultimo profondo angolino del cuore.
Camminando, dormendo o scrivendo, che posso farci, sono felice. sono più sterminato dell’erba nelle praterie, sento la pelle come un albero raggrinzito, e l’acqua sotto, gli uccelli in cima, il mare come un anello intorno alla mia vita, fatta di pane e pietra la terra l’aria canta come una chitarra.”
Seduto in veranda, al fresco dell’alba, a sorbire il caffè appena preparato, vedo in lontananza un treno passare veloce. Silenzio nell’aria interrotto dal rumore del convoglio, che già trasporta persone dirette al lavoro, a scuola, agli affari, agli affetti.
Due anime viaggiano sullo stesso treno: Kor e An. Fanno parte della stessa persona, convivono bene, anche se non la pensano allo stesso modo. Kor è istintiva, corporale, concreta, non conosce regole. An è regolata dalle leggi, convenzioni, ragione. A volte le due anime si trovano d’accordo, ma molto spesso An è costretta a redarguire Kor che si sente libera di pensare ciò che vuole, senza limiti. Ma entrambe hanno bisogno l’una dell’altra per esistere.
Un breve racconto su un tema tanto importante: le ferie.
Le ferie sono sacre
Primo agosto di qualche anno fa, inizio di un periodo di ferie programmato da tempo, da trascorrere al mare in Calabria con la famiglia.
Le fatiche del viaggio di circa 1200 chilometri, percorsi in auto da Novara con poche interruzioni, furono annullate quel mattino da un salutare bagno in mare. C’erano le premesse per una bella vacanza rilassante dopo tanto lavoro, ma a volte il destino gioca brutti scherzi coinvolgendo tante persone in maniera diretta ed indiretta, originando situazioni paradossali.
Munito di berretto e t-shirt tropicale, tornavo con passo lento verso la mia villetta, intento a fare una doccia in giardino prima del pranzo, non feci in tempo ad addentare la mela verde e rossa, che pendeva dall’albero sopra di me, che mia moglie, mi avvisò di una telefonata appena giunta dall’ufficio. Sorpreso e un po’ irritato, richiamai subito. Era la segretaria del direttore che mi riferiva perentorie istruzioni superiori. Dovevo prendere il primo aereo e tornare subito a Novara in quanto era accaduto un fatto molto grave. Quella mattina il responsabile di una delle nostre filiali non si era presentato al lavoro, era scomparso, causando notevoli difficoltà gestionali. In qualità di sovraintendente io dovevo collaborare con gli ispettori, che venivano apposta da Milano per far luce sull’accaduto.
Inferocito e sbigottito, cercai di telefonare alla segretaria del funzionario assente, ma invano. Era in ferie anche lei per una settimana e non aveva lasciato un recapito. Non mi restava che preparare un piccolo bagaglio e prenotare un volo per Milano per il mattino successivo.
Nei giorni seguenti il lavoro investigativo non portò al riscontro di irregolarità amministrative gravi, ammanchi di cassa o altro. Era tutto in ordine, ma il responsabile non si faceva vivo e nessuno aveva idea di cosa fosse accaduto. Solo mesi dopo si seppe di una crisi esistenziale che aveva portato il poveretto a cambiare vita e trasferirsi in Etiopia come volontario. L’azienda provvide in breve a nominare un sostituto temporaneo.
Il fatto increscioso e fuori dal comune ebbe dei risvolti imprevedibili.
Per quanto mi riguarda, a parte la spiacevole interruzione delle ferie, trassi vantaggio dal disguido, poichè in quella occasione ebbi modo di conoscere dei funzionari altolocati della mia azienda, i quali poco tempo dopo si ricordarono di me e mi offrirono un incarico direttivo di prestigio.
L’altro avvenimento fu che ad aprile dell’anno successivo, nove mesi dopo, la segretaria di quella filiale, partorì una bambina. La donna conviveva con un compagno. Parve tutto regolare e nessuno fece caso ad un neo sul sopracciglio destro della neonata che, guarda la combinazione(!), aveva anche il funzionario scomparso, proprio allo stesso posto. Rimase il dubbio di una fugace relazione clandestina tra i due. In questi casi qualcuno chiama in causa il destino, ma quasi sempre il destino lo costruiamo noi.
Archiviato il grande evento del Salone Internazionale del Libro di Torino, chiuso ieri con dati eccezionali di affluenza di pubblico, vi parlo oggi del mio ultimo lavoro. Si tratta di un thriller, edito dalla Casa editrice Giovane Holden Edizioni di Viareggio, pubblicato nei giorni scorsi in concomitanza con l’apertura del salone.
E’ una storia singolare che riguarda un delitto quasi perfetto, ambientato nel comune di Santa Marta (di fantasia) sulla costa laziale, scoperto grazie all’opera dei Carabinieri, principalmente del maresciallo Ranieri e della brigadiera Conforti. Il libro è reperibile presso tutte le librerie e gli store online. Chi desidera il firmacopia me ne faccia richiesta all’indirizzo email novara15@gmail.com : entro il 30 giugno 2022 spedirò il libro al solo prezzo di copertina (€ 13,oo) senza altre spese.
Lavoro, impegno, volontà, caparbietà, amarezze, costi ma alla fine ecco noi 14 temerari scrittori emergenti del gruppo “Inizio a scrivere” con la soddisfazione di vedere i nostri libri sugli scaffali del padiglione 3 stand N23 del Salone Internazionale del libro che domani aprirà i battenti a Torino. A tutti i colleghi di cordata: Lidia Simonetti, J.C. Casalini, Stefano Moretto, Lorena Demurtas, Sabina Moretti, Natalia Foffi, Laura Rizzoglio, Marina Angelini, Dario Ruggeri, Enrico Finazzer, Antonio De Gennaro, Alessia Oliveri, Angela Gallo, un grande Grazie, un abbraccio virtuale ed un poderoso “in bocca al lupo”. Aspettiamo tanti visitatori: lettori, blogger, editori, specialisti del settore editoria, curiosi, disposti a scambiare qualche opinione guardandoci negli occhi. Venite a trovarci!
Il gruppo letterario “Inizio a scrivere”, di cui faccio parte, presenterà quest’anno al Salone di Torino due miei libri autopubblicati sulla piattaforma Youcanprint : “Giuditta, una ragazza casual”, romanzo fantasy, e “Fiabelle” raccolta illustrata di fiabe per bambini.
Il nostro stand si trova al Padiglione 3 stand N23. L’importante evento avrà la durata di cinque giorni dal 19 al 23 maggio 22.
Per il mese di aprile vi propongo una poesia di Emily Dickinson:
La PACE
Molte volte pensai che la Pace fosse arrivata | quando la Pace era tanto lontana – | come i Naufraghi – che credono di avvistare la Terra – | al Centro del Mare – || e lottano stremati – solo per scoprire | tanto disperatamente come me – | quanto illusorie le Rive – | o un qualsiasi Porto siano. — Emily Dickinson