Sera di febbraio

La poesia che ho scelto per il mese di febbraio è questa breve lirica di Umberto Saba:

Sera di febbraio
Spunta la luna.
Nel viale è ancora
giorno, una sera che rapida cala.
Indifferente gioventù s’allaccia;
sbanda a povere mete.
Ed è il pensiero
della morte che, infine, aiuta a vivere

Umberto Saba

Umberto Saba, pseudonimo di Umberto Poli (Trieste9 marzo 1883 – Gorizia25 agosto 1957), è stato un poetascrittore e aforista italiano.

Nevicata

In occasione della Giornata mondiale della neve, che si celebra il 16 gennaio, pubblico questa breve e bella poesia di Giovanni Pascoli:

Nevicata
Nevica; l’aria brulica di bianco;
la terra è bianca; neve sopra neve;
gemono gli olmi a un lungo mugghio stanco:
cade del bianco con un tonfo lieve.
E le ventate soffiano di schianto
e per le vie mulina la bufera;
passano bimbi: un balbettio di pianto;
passa una madre: passa una preghiera.

Premio

Il thriller pubblicato da Giovane Holden Edizioni – Viareggio nel maggio dell’anno scorso, è stato premiato con il diploma d’onore che mi è stato appena consegnato dal “Premio Internazionale Michelangelo Buonarroti”.

Ricordo che che il libro narra la storia dell’omicidio di una anziana signora facoltosa. malata terminale, che stava per essere catalogato come morte naturale se i Carabinieri di Santa Marta non avessero svolto le indagini, sollecitate dalla mancata erede universale, che hanno permesso di far emergere la verità. Il romanzo è reperibile nelle librerie tradizionali e presso gli stores online (Amazon, ecc.). Chi volesse una firma autografata potrà chiedermela, senza spese aggiunte, all’indirizzo e mail: novara15@gmail.com

Poesia del mese

L’angolo della poesia prevede questo mese la pubblicazione di due opere: “Stelle d’inverno” di Sara Teasdale e “Inverno” di Giuseppe Ungaretti.

STELLE D’INVERNO

Sono uscita di notte, da sola;
  Il sangue giovane che scorreva al di là del mare
Sembrava aver infradiciato le ali del mio spirito –
  Duramente sopportavo il mio dolore.

Ma quando ho sollevato la testa
  Dalle ombre tremanti sulla neve,
Ho visto Orione, verso est,
  Brillare costante come un tempo.

Dalle finestre della casa di mio padre,
  Sognando i miei sogni nelle notti d’inverno,
Guardavo Orione quand’ero bambina
  Al di sopra delle luci di un’altra città.

Passano gli anni, passano i sogni, passa anche la giovinezza
  Il cuore del mondo sotto il peso delle sue guerre si spezza,
Tutto è cambiato, tranne, verso est,
  La fedele bellezza delle stelle.

Sara Teasdale (St. Louis (Usa), poetessa, 8 agosto 1884 – 29 gennaio 1933)

L’HIVER

comme une graine mon âme aussi a besoin du labour caché de cette saison

dalla raccolta “Derniers jours”

traduzione: Come un seme anche la mia anima ha bisogno dell’aratura nascosta di questa stagione

Giuseppe Ungaretti (Alessandria d’Egitto, 8 febbraio 1888 – Milano, 1º giugno 1970) è stato un poeta, scrittore, traduttore e giornalista italiano.

Anche queste poesie vengono pubblicate sul sito http://www.artielettereitaliane.it

Buon anno 2023

Capodanno 2023

Buongiorno e buon anno nuovo!

Stamattina, alle sette del primo giorno dell’anno, mi sono avvicinato alle finestre, c’erano buio e nuvole grigie. Le case di fronte, rigorosamente buie, avevano finestre da cui non filtrava nessuna luce; tutti dormivano, tutto taceva. Non passavano auto, neanche un gatto a quell’ora. In pigiama e con la tazza di caffè bollente tra le mani osservavo attraverso i vetri quattro passerotti che saltellavano sulla ringhiera del giardino accanto al mio, indaffarati a studiare il territorio per arrangiare la prima colazione. Dove sono finiti gli schiamazzi di qualche ora fa? I botti ripetuti a mitraglia di mezzanotte e minuti seguenti? Era un silenzio irreale quello che circondava la via. Sembrava che la gente, stanca, non avesse voglia di svegliarsi, non avesse voglia di cominciare a mettere in pratica i buoni proponimenti canonici che si formulano ad ogni inizio d’anno, non avesse voglia di essere la prima a cominciare, lasciando la palma del primato agli altri. E così le ore passano. Il guaio è che anche dopo, trascorso un giorno, una settimana, un mese o più, per molti le cose non cambieranno perché l’indolenza avrà messo radici, ostacolando qualsiasi iniziativa. Non voglio essere pessimista, ma purtroppo spesso le cose vanno così. Morale della favola: svegliamoci e liberiamoci dalla pigrizia mentale che blocca ogni nostro progetto.

Buon Anno

Auguri! Buon Anno!

si, dico a te: ti auguro un buon anno nuovo.

Lo so che te l’ho detto tante volte, e anche l’anno scorso. E poi sono successe tante cose, non proprio piacevoli. Ma, che ci vuoi fare? Ricordi quello che dicevano i venditori di almanacchi? “Mondo nuovo sempre vecchio”. La vita mescola fatti belli e brutti, ma siamo noi che li affrontiamo con animo sempre nuovo, perché ogni giorno che passa ci cambia dentro, ci matura. E così ci sembra di vivere sempre cose diverse, ma in realtà i problemi di fondo sono sempre gli stessi.

Perciò ti ripeto: Buon anno nuovo, e grazie di avermi seguito sin qui.

30 dicembre 2022

Conferenza stampa del maresciallo Ranieri

Dopo la conclusione positiva delle indagini il Capitano Colombo, pressato dalle agenzie di stampa, organizzò una conferenza alla quale fece intervenire il maresciallo Ranieri, quale principale detective e scopritore della persona responsabile del delitto. Nella sala riunioni della caserma, il capitano, inquadrato da numerose telecamere mobili, fece un breve discorso di circostanza, impaziente di passare la parola al maresciallo per dare maggiori spiegazioni.

Le domande, spietate, furono:

  • È vero che la signora deceduta non era ammalata grave?
  • A quanto ammonta il patrimonio della defunta?
  • E’ vero che i figli sarebbero stati diseredati e che avevano quindi interesse ad uccidere la madre?
  • E’ vero che si tratta di un ennesimo caso di malasanità?
  • La persona arrestata aveva un valido movente per uccidere?
  • E’ vero che avete indagato anche nell’ambito dei furti di opere d’arte?
  • E’ vero che avete scoperto un giro di sostanze dopanti?
  • E’ vero che c’è dietro anche una storia di infedeltà coniugale?

E tante altre domande di tenore più o meno simile.

Il  maresciallo, con un legittimo mezzo sorriso di soddisfazione, prese nota di tutte le richieste, poi disse: “Signori devo ringraziare sentitamente la vostra categoria se sono giunto velocemente alla soluzione del caso, perché senza l’aiuto di un vostro collega, che mi ha fornito informazioni storiche importanti, avrei impiegato più tempo per giungere alla conclusione. Paradossalmente dobbiamo riconoscere anche che la pandemia del Covid, con le sue numerose e gravi conseguenze, ha rallentato certe procedure e ci ha permesso di arrivare giusto in tempo ad effettuare l’autopsia del cadavere della signora deceduta, poco prima che venisse attivata la sua cremazione, permettendo di conoscere le vere cause della morte, come sapete dovute ad una semplice fiala di insulina.

Il patrimonio della signora era importante. Ci sono tanti interessi attorno ma gli eredi legittimi non hanno avuto danni, anche se qualcuno aveva aspettative diverse ed è rimasto a bocca asciutta.

Abbiamo avuto l’occasione di imbatterci in elementi malavitosi che trattavano opere d’arte trafugate e sostanze dopanti, ma abbiamo chiarito il loro ruolo marginale.

Per tutto il resto andremo ad emettere un comunicato ufficiale nel quale troverete risposta a tutti i vostri quesiti. Grazie a tutti della collaborazione e arrivederci.”

Il libro LUCE SINISTRA IN HOSPICE, pubblicato da Giovane Holden Edizioni- Viareggio, è in libreria o su Amazon: https://www.amazon.it/Luce-sinistra-hospice-Francesco-Grano/dp/B09X3XBHQT/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&crid=3B4I12HFIEY4H&keywords=luce+sinistra+in+hospice&qid=1670828162&s=books&sprefix=luce+sinistra+in+hospice%2Cstripbooks%2C69&sr=1-1

Er Presepio

Poesia scelta per il mese di dicembre:

ER PRESEPIO

Ve ringrazio de core, brava gente,
pé ‘sti presepi che me preparate,
ma che li fate a fa? Si poi v’odiate,
si de st’amore non capite gnente…

Pé st’amore sò nato e ce sò morto,
da secoli lo spargo dalla croce,
ma la parola mia pare ‘na voce
sperduta ner deserto, senza ascolto.

La gente fa er presepe e nun me sente;
cerca sempre de fallo più sfarzoso,
però cià er core freddo e indifferente
e nun capisce che senza l’amore
è cianfrusaja che nun cià valore.

(Trilussa)

Intervista a Giuditta, una ragazza casual

Dopo la pubblicazione del romanzo ho immaginato di rivolgere delle domande a Giuditta, la protagonista del libro, ed ecco il testo dell’intervista virtuale.

Domande

  • D: Giuditta, perché hai scelto di studiare Scenografia in Accademia?
  • R: “I miei volevano che diventassi un avvocato, ma io preferivo il disegno, mi divertiva di più, e così ho scelto l’Accademia, contro il desiderio dei genitori.”
  • D: Perché hai lavorato in un’agenzia immobiliare?
  • R: “Il lavoro di consulente immobiliare fu il primo impiego che trovai e che accettai senza esitazione per rendermi indipendente, in attesa di trovare un lavoro più aderente ai miei studi. L’ho trovato un lavoro piacevole, professionale, che ho svolto in piena libertà.”
  • D: Alla fine del capitolo della festa del carnevale racconti che ti sei trovata a disagio. Ti sei pentita di aver partecipato a quella festa in hotel?
  • R: “Mi sono pentita moltissimo. Ho sempre presente la vergogna provata quando il cavaliere mascherato mi infilò dei soldi nel reggiseno, senza che io avessi il coraggio di reagire”.
  • D: Hai valutato i rischi della nuova attività di hostess/segretaria durante i weekend in albergo?
  • R: “L’attività di hostess/segretaria in hotel mi sembrava lecita e con rischi controllabili. Anche mia madre ne era al corrente ed era serena. Quel lavoro dei fine settimana mi dava modo di guadagnare molto bene ed inoltre potevo conoscere tante persone importanti”.
  • D: Come ti sei sentita quando la tua migliore amica ha cambiato atteggiamento verso di te?
  • R: “Silvana è stata per me una grossa delusione. La consideravo la mia migliore amica, una sorella maggiore, la confidente di ogni segreto, ed invece al primo disguido, senza mia colpa, diventò una rivale, una nemica acerrima, caustica ed invidiosa. È stata un’esperienza che mi ha fatto maturare”.
  • D: Parliamo dell’episodio della violenza che purtroppo hai subito. Oggi reagiresti allo stesso modo?
  • R: “L’episodio della violenza è purtroppo una ferita ancora aperta e dolorosa. Non riesco ad accettarla. Provo risentimento nei confronti di chi ha abusato di me e che non conosco perché sono stata narcotizzata. Molti mi hanno detto che al mio posto avrebbero sporto denuncia. Io non lo feci e forse sbagliai. Visto il male che mi hanno fatto, oggi agirei diversamente”.
  • D: Nel libro hai parlato spesso di sogni. Ce n’è uno in particolare che ricordi con piacere?
  • R: “E’ bello sognare. I sogni sono la parte più bella della mia vita. Non potrei farne a meno. Il sogno che ricordo con più piacere è quello fatto in crociera, raccontato alla fine del libro. Mi diverte molto e mi fa ancora sognare ad occhi aperti”.

Ricordo che Il libro è reperibile in promozione sino al 15 gennaio ‘23 sul sito: www.artielettereitaliane.it

Oltre che presso gli stores online (Youcanprint.it; Amazon.it, ecc.)