Uno dei migliori regali ricevuti

Uno dei migliori regali che abbia ricevuto mi riporta all’infanzia, all’età di sei anni quando, sapendo già leggere e scrivere, avendo iniziato la scuola a cinque anni, un’amica di famiglia e vicina di casa, per la festa della Befana mi regalò un libro: Le avventure di Pinocchio.

La cara signorina si chiamava Andreina, era una donna bella, non più giovane ed insegnava alle scuole elementari. Di lei ricordo il bel sorriso, la stola di volpe che le avvolgeva il collo in inverno, ammiravo la sua eleganza e rimanevo sempre attratto dal profumo di mughetto, che lasciava una scia inconfondibile per le scale, abitando lei al piano superiore al mio.

Quel libro fu uno dei migliori regali che abbia mai ricevuto, per vari motivi: all’epoca (tanti anni fa) non c’era l’abbondanza di pubblicazioni di oggi, il libro conteneva tante illustrazioni che mi aiutavano a fantasticare mentre mi compenetravo nei personaggi immaginando le varie scene. Non c’era ancora la tv e quindi gli stimoli esterni erano veramente pochi.  Ovviamente lo posseggo ancora, è quello nella foto. Aggiungo per curiosità che all’epoca il libro, di 110 pagine, costò 150 lire, l’equivalente di 8 centesimi di euro di oggi.

Un progetto ambizioso

My beautiful picture

Storia di un progetto ambizioso fai-da-te che ho intrapreso e portato a termine

All’inizio sembrava un gioco, poi ci ho preso gusto ed ho continuato ad inventare. Mi sono immerso in una bolla ideale ed ho visto scene, mai viste prima, inventate di sana pianta, che ho pensato di fissare sulla carta per paura che si dissolvessero per sempre, come accade ai sogni, senza lasciare traccia. A ben vedere non si è trattato quindi, almeno all’origine, di un progetto vero e proprio, ma di un esperimento che ha preso corpo a poco a poco, plasmato come un ammasso di plastilina che, da una forma iniziale irrilevante, diventa pian piano, sotto mani sapienti, un oggetto ben definito. Vi sto parlando della nascita del mio primo libro che ho pubblicato sei anni fa con il titolo di “Racconti di donne, tarocchi e briganti”.

Tutto nacque quando lessi su un quotidiano la notizia di un uomo, residente nel Veneto, che era andato alla scoperta dei luoghi dove suo nonno aveva partecipato alla prima guerra mondiale, sui monti del Carso, ed aveva rintracciato località ed antichi segni del passaggio dei militari dell’epoca. La notizia accese la mia curiosità in quanto anche mio nonno materno partecipò alla medesima guerra e tornò a casa miracolosamente vivo anche se con due dita della mano destra amputate per lo scoppio di una granata. Decisi di fare delle ricerche negli archivi storici non solo su di lui ma anche sui nonni paterni per scoprire notizie che ormai nessuno poteva più fornirmi essendo tutti gli interessati nel frattempo deceduti.

La ricerca negli archivi di Stato, eseguita online, fu difficile e limitata ad alcuni periodi. Rintracciai i registri dello stato civile dal 1850 al 1865, da cui non ricavai i dati che mi servivano ma venni a conoscenza invece di tante informazioni che mi furono utili in seguito. I registri dell’epoca, tutti scritti a mano, spesso di difficile interpretazione, riportavano i nomi dei soggetti interessati, le generalità dei genitori, la loro professione, la residenza, il nome della levatrice, il nome dei testimoni con date di nascita e professione. Per le nascite era frequente che la dichiarazione venisse accettata dalla levatrice e tante volte veniva indicato che il bambino era di padre ignoto, così come pure veniva indicata la chiesa dove era stato battezzato. Insomma accantonai il discorso relativo ai miei parenti, che mi riservai di riprendere consultando altre fonti, e la mia attenzione si concentrò su quel mondo distante poco più di 150 anni dai tempi nostri, non un tempo eccessivo, eppure tanto diverso dal nostro. Venni a conoscenza di antiche abitudini, di antichi mestieri oggi scomparsi, per esempio, tra i più comuni:

  • Galantuomo
  • Notaio
  • Agrimensore
  • Perito contabile
  • Geometra
  • Legale
  • Usciere comunale
  • Industriante
  • Vaticale (addetto al trasporto di olio)
  • Bracciale (bracciante)
  • Forese (contadino)
  • Barilaro (costruttore di barili)
  • Filatrice
  • Guardacapre
  • Mannese (riparatore di carri e birocci)
  • Cardaro (addetto alla cardatura della lana)
  • Bardaro (fabbricante di bardature per cavalli e asini)
  • Ferraro (fabbro)
  • Forgiaro (fabbro)
  • Bettoliere
  • Venditore di zucchero
  • Sediaro o seggiaro (costruttore di sedie)
  • Chianchiere (macellaio)
  • Conciapelli
  • Fochista
  • Sportaro (fabbricante di sporte, ceste di vimini)
  • Massaro
  • Vaccaro
  • Telegrafista (con telegrafo ottico).

Poi, studiando i documenti di quel periodo, venni a conoscenza di problemi importanti come il brigantaggio e l’analfabetismo, la crisi economica, le conseguenze della unificazione del regno d’Italia nel 1861, i primi accenni di emancipazione delle donne del sud, le conseguenze del lunghissimo servizio militare obbligatorio. Da questo e da fatti di cronaca dell’epoca nacque una serie di racconti ambientati a Mesoraca, comune calabrese della presila crotonese che ben conosco, arricchiti da storie immaginate e dialoghi inventati.

Quindi da una circostanza fortuita nacque il progetto del libro che ho realizzato da solo (salvo un aiuto qualificato per la copertina) e che, non considerato interessante dalle case editrici, ho autopubblicato sulla piattaforma Amazon. Il libro mi ha poi dato belle soddisfazioni in quanto ha ottenuto quattro importanti premi letterari e continua ad essere letto dagli appassionati di racconti storici.

Francesco Grano

1 marzo ’23

Premio

Il thriller pubblicato da Giovane Holden Edizioni – Viareggio nel maggio dell’anno scorso, è stato premiato con il diploma d’onore che mi è stato appena consegnato dal “Premio Internazionale Michelangelo Buonarroti”.

Ricordo che che il libro narra la storia dell’omicidio di una anziana signora facoltosa. malata terminale, che stava per essere catalogato come morte naturale se i Carabinieri di Santa Marta non avessero svolto le indagini, sollecitate dalla mancata erede universale, che hanno permesso di far emergere la verità. Il romanzo è reperibile nelle librerie tradizionali e presso gli stores online (Amazon, ecc.). Chi volesse una firma autografata potrà chiedermela, senza spese aggiunte, all’indirizzo e mail: novara15@gmail.com

Conferenza stampa del maresciallo Ranieri

Dopo la conclusione positiva delle indagini il Capitano Colombo, pressato dalle agenzie di stampa, organizzò una conferenza alla quale fece intervenire il maresciallo Ranieri, quale principale detective e scopritore della persona responsabile del delitto. Nella sala riunioni della caserma, il capitano, inquadrato da numerose telecamere mobili, fece un breve discorso di circostanza, impaziente di passare la parola al maresciallo per dare maggiori spiegazioni.

Le domande, spietate, furono:

  • È vero che la signora deceduta non era ammalata grave?
  • A quanto ammonta il patrimonio della defunta?
  • E’ vero che i figli sarebbero stati diseredati e che avevano quindi interesse ad uccidere la madre?
  • E’ vero che si tratta di un ennesimo caso di malasanità?
  • La persona arrestata aveva un valido movente per uccidere?
  • E’ vero che avete indagato anche nell’ambito dei furti di opere d’arte?
  • E’ vero che avete scoperto un giro di sostanze dopanti?
  • E’ vero che c’è dietro anche una storia di infedeltà coniugale?

E tante altre domande di tenore più o meno simile.

Il  maresciallo, con un legittimo mezzo sorriso di soddisfazione, prese nota di tutte le richieste, poi disse: “Signori devo ringraziare sentitamente la vostra categoria se sono giunto velocemente alla soluzione del caso, perché senza l’aiuto di un vostro collega, che mi ha fornito informazioni storiche importanti, avrei impiegato più tempo per giungere alla conclusione. Paradossalmente dobbiamo riconoscere anche che la pandemia del Covid, con le sue numerose e gravi conseguenze, ha rallentato certe procedure e ci ha permesso di arrivare giusto in tempo ad effettuare l’autopsia del cadavere della signora deceduta, poco prima che venisse attivata la sua cremazione, permettendo di conoscere le vere cause della morte, come sapete dovute ad una semplice fiala di insulina.

Il patrimonio della signora era importante. Ci sono tanti interessi attorno ma gli eredi legittimi non hanno avuto danni, anche se qualcuno aveva aspettative diverse ed è rimasto a bocca asciutta.

Abbiamo avuto l’occasione di imbatterci in elementi malavitosi che trattavano opere d’arte trafugate e sostanze dopanti, ma abbiamo chiarito il loro ruolo marginale.

Per tutto il resto andremo ad emettere un comunicato ufficiale nel quale troverete risposta a tutti i vostri quesiti. Grazie a tutti della collaborazione e arrivederci.”

Il libro LUCE SINISTRA IN HOSPICE, pubblicato da Giovane Holden Edizioni- Viareggio, è in libreria o su Amazon: https://www.amazon.it/Luce-sinistra-hospice-Francesco-Grano/dp/B09X3XBHQT/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&crid=3B4I12HFIEY4H&keywords=luce+sinistra+in+hospice&qid=1670828162&s=books&sprefix=luce+sinistra+in+hospice%2Cstripbooks%2C69&sr=1-1

FIABELLE – recensione

Il mio libro di fiabe ha appena ricevuto una bella recensione che voglio condividere. Pubblico un estratto:

FIABELLE – recensione integrale di Nadia Arnice Autrice sul blog Letture che passione:

https://wordpress.com/read/blogs/204554340/posts/1913

Estratto …”Tutte le fiabe raccolte in questo libro sono stupende, Francesco Grano riesce a trasmettere ai piccoli lettori temi importanti come l’amicizia, la pace e l’amore. Questi argomenti non sono facili da far apprendere ai bambini, soprattutto a quelli più piccoli, ma l’autore ha una dote innata, riesce a trasmettere emozioni forti con i suoi brevi racconti.

Poi voglio soffermarmi sulle illustrazioni: sono meravigliose! Ho letto e visto moltissimi libri per bambini, ma delle iconografie così belle, colorate e dettagliate sono davvero rare.

Complimenti all’autore e all’illustratore per questo gioiellino letterario!

PUNTEGGIO 5/5”

Ricordo che il libro è reperibile sui siti online Youcanprint, Amazon, e altri.