Il thriller LUCE SINISTRA IN HOSPICE, edito da Giovane Holden Edizioni -Viareggio continua a raccogliere consensi, dopo il primo Diploma d’onore e le ottime recensioni ecco giunto il secondo riconoscimento nel
Premio Internazionale Michelangelo Buonarroti – 7a edizione 2022
DIPLOMA D’ONORE CON MENZIONE D’ENCOMIO a:
………Grano Francesco NOVARA (NO) con Luce sinistra in hospice – Giovane Holden Edizioni
Il libro, in formato ebook e cartaceo è reperibile nelle librerie tradizionali ed in quelle online, oppure per una copia autografata potete richiederla direttamente, e senza spese aggiuntive, al mio indirizzo email: novara15@gmail.com
Pioggia d’autunno (Ada Negri) Vorrei, pioggia d’autunno, essere foglia che s’imbeve di te sin nelle fibre che l’uniscono al ramo, e il ramo al tronco, e il tronco al suolo; e tu dentro le vene passi, e ti spandi, e si gran sete plachi. So che annunci l’inverno: che fra breve quella foglia cadrà, fatta colore della ruggine, e al fango andrà commista, ma le radici nutrirà del tronco per rispuntar dai rami a primavera. Vorrei, pioggia d’autunno, esser foglia, abbandonarmi al tuo scrosciare, certa che non morrò, che non morrò, che solo muterò volto sin che avrà la terra le sue stagioni, e un albero avrà fronde.
Estratto …”Tutte le fiabe raccolte in questo libro sono stupende, Francesco Grano riesce a trasmettere ai piccoli lettori temi importanti come l’amicizia, la pace e l’amore. Questi argomenti non sono facili da far apprendere ai bambini, soprattutto a quelli più piccoli, ma l’autore ha una dote innata, riesce a trasmettere emozioni forti con i suoi brevi racconti.
Poi voglio soffermarmi sulle illustrazioni: sono meravigliose! Ho letto e visto moltissimi libri per bambini, ma delle iconografie così belle, colorate e dettagliate sono davvero rare.
Complimenti all’autore e all’illustratore per questo gioiellino letterario!
PUNTEGGIO 5/5”
Ricordo che il libro è reperibile sui siti online Youcanprint, Amazon, e altri.
Ricorrenza di domani: la scoperta dell’America avvenuta il 12 ottobre del 1492.
Dobbiamo essere grati al nostro connazionale Cristoforo Colombo per averci dato 530 anni fa l’opportunità di conoscere l’esistenza di un nuovo mondo, di aver allargato l’orizzonte sino a terre e mari mai visti primi, di conoscere civiltà di antica data, popoli simili ai nostri con sentimenti uguali ai nostri. Dobbiamo essergli grati per la sua intraprendenza e caparbietà nell’inseguire un progetto mai immaginato prima e ringraziare anche chi all’epoca credette in lui e finanziò la sua spedizione.
Non avendo l’intenzione di esaminare tutti gli aspetti della scoperta, mi limito qui ad osservare che nel campo alimentare, molte delle nostre abitudini ormai consolidate, derivano dall’importazione in Europa di tanti prodotti ed animali mai visti prima.
Patata, pomodoro, mais, cacao, fagiolo rosso, peperone, peperoncino, zucca, ananas, arachidi, fichi d’India, uva a fragola, papaya, noce di cocco;
Proviamo ad immaginare come sarebbe la nostra dieta mediterranea senza il pomodoro, e senza il cioccolato, e senza le noccioline americane, e il peperoncino, e soprattutto senza le patate. Decisamente la nostra tavola sarebbe più monotona.
Anche se è facile pensare che se non fosse stato Colombo ad esplorare la rotta a ovest, prima o poi ci sarebbe riuscito qualcun altro, sempre allo scopo di accorciare le distanze con l’oriente, che all’epoca imponeva alle navi il periplo dell’Africa prima di raggiungere, dopo mesi e mesi di navigazione, le Indie, resta il fatto che Europa ed Americhe da allora hanno tratto notevole beneficio dall’interscambio culturale.
Si celebra oggi 5 ottobre la Giornata Mondiale degli Insegnanti.
Mi piace ricordare una persona che non dimenticherò mai: la mia insegnante di lettere Signorina Lidia Cammarota, che fu mia docente di italiano e storia per un solo anno alle scuole superiori, da poco scomparsa ultranovantenne.
Piccola e minuta, capelli castano ricci, grossi occhiali scuri, aveva un forte carattere, capace di tenere a bada una classe maschile di quindicenni, ma anche più, alquanto esuberanti. Era capace di fare amare le materie che insegnava. Quell’anno il programma prevedeva lo studio de “I promessi sposi” e lei si prodigò molto a farci appassionare alla lettura del romanzo. Ci ordinò anche di scrivere il riassunto dell’intero libro, un capitolo alla volta. Infatti io ne riempii due grossi quaderni, che ancora conservo gelosamente, frutto di un lavoro certosino, che però mi fece imprimere bene nella memoria vicende e personaggi manzoniani. Confesso che verso la fine del lavoro, stufo e stanco, decisi, per gli ultimi capitoli, di ricorrere all’aiuto del famoso “Bignami” (per chi non lo conosce si tratta di una collana di libri importanti riassunti in poche pagine).
I nostri rapporti continuarono anche dopo la scuola con stima reciproca.
Quando cinque anni fa pubblicai su Amazon il mio primo libro, la raccolta di racconti “Racconti di donne, tarocchi e briganti”, non contento dei giudizi positivi e scontati di parenti ed amici, decisi di inviarne a lei una copia per un giudizio da “professoressa”.
Mi rispose con una garbata lettera, stringata e lucida, con un giudizio entusiastico, commentando uno per uno i vari racconti del libro, augurandomi una proficua continuazione.
Mi fece un piacere enorme e quello fu l’incoraggiamento migliore che ricevetti, decisivo per convincermi a scrivere ancora.
Per il mese di ottobre ho scelto di pubblicare questa poesia:
Notte d’ottobre
di Luigi Siciliani
Notte d’ottobre fresca ancor di pioggia, mentre le nubi pendono sul mare come colli ricurvi, e sopra d’esse splende la luna pallida per nebbie!
E sembrano le nubi sopra il mare isolette divise dalla luce, arcipelago vano sopra il mare. Tali le cose della nostra vita; piccole, lievi, sopra immensi abissi
A fine stagione estiva si celebra questa giornata per ricordarci le eventuali buone ferie trascorse oppure per dare ai ritardatari – come me – un avviso per non dimenticare la necessità di staccare la spina per un po’ di giorni e concedersi un po’ di riposo.
Comunque siamo tutti invitati a programmare ancora qualche giorno di svago e di sano turismo nelle numerose e bellissime località italiane, dalle città d’arte famose a quelle meno note, dalle aziende agricole alle località marittime, dalle colline alla montagna. Ce n’è per tutti i gusti. E con qualunque mezzo.
Il 25 settembre si celebra la Giornata Mondiale dei Sogni.
Cosa c’è di più bello che fare un bel sogno, non solo durante le ore notturne, quando al risveglio ci sforziamo di ricordare scene e dialoghi, a volte assurdi, assolutamente improbabili, ma anche durante la veglia! Sognare di realizzare un progetto, di creare una famiglia, di ottenere un avanzamento di carriera, di sbalordire in qualche modo gli amici, di incrociare uno sguardo gratificante, di migliorare sé stessi e gli altri.
In questi giorni tanti sognano di conquistare un seggio in Parlamento. Pochi ci riusciranno, gli altri resteranno delusi o si consoleranno pensando che almeno ci hanno tentato.
Il 21 settembre è una giornata molto importante perché si celebrano:
la Giornata internazionale della pace;
la Giornata zero emissioni;
la Giornata mondiale della gratitudine
la Giornata mondiale dell’Alzheimer.
Voglio soffermarmi solo sulla terza: “Giornata mondiale della gratitudine”
Cos’è la gratitudine? È riconoscere di aver ricevuto un beneficio, un favore, un servizio, che si esprime con il ringraziamento e la disponibilità a ricambiarlo.
Non è difficile dire “grazie”, ma tanti non lo fanno. Eppure è un’abitudine da insegnare ai bambini sin da piccoli, come qualsiasi altra buona regola di educazione: salutare, sorridere, essere sinceri, fare il proprio dovere.
La gratitudine, sia per chi la esprime e sia per chi la riceve, assume valore di sentimento positivo che rinsalda i rapporti con gli altri e ci fa stare bene, fa crescere la fiducia nel prossimo.
Domenica 2 ottobre sarà la festa dei nonni. E loro? Come risponderanno ai nipotini? Suggerisco di regalare FIABELLE, un bel libro di fiabe riccamente illustrato, con copertina morbida, composto da dodici nuove storie, 76 pagine, da me scritte per i piccoli ed i genitori. (Una delle fiabe è stata premiata a Lucca in un concorso letterario).